venerdì 5 ottobre 2012

Voglio la notte oscura, voglio distruggere il chiaro di luna!

Mi sento particolarmente artista oggi.
Ci sono giornate che fanno accumulare un misto tra odio e solitudine e mi chiedo perché, cosa manca, cosa sono.
Ancora non ho trovato quella cosa che mi rende completo, e so che non sono giochi, cellulari, vestiti firmati, oggetti vari. Probabilmente non sono neanche le persone, insieme ai loro grandi gruppi di uscita serale che null'altro è se non ipocrisia maniacale, in generale.
Non è neanche la fidanzata, perché identificarla come tappa-buchi significa creare una dipendenza affettiva, che non è amore.
Tornare a casa con uno strano pensiero neutro tendente al negativo è roba da gente che fa le previsioni meteo. Eppure ci capita, chesiamoadolescenti-forse?
Autocontrollo. La tristezza se ne andrà, il freddo si sposterà, la solitudine si trasformerà.
Ora si che va meglio!
Ciò che sono lo metto in dubbio quasi ogni giorno, quando posso. Mi riserbo di poter gioiosamente cambiare, sclerale, shockare. Rigirarmi come un calzino e cambiare mille maschere se non di più. Saltare le scale a piedi allacciati tra di loro e strimpellare per strada, esser serio come una tomba e matematicamente sguazzare nella luce.
Per coloro che se lo stanno chiedendo: si, conosco altri tempi verbali oltre all'infinito.
"Allora prenditi così come sei, accontentati, è l'unico modo"
Non voglio accontentarmi, sono un artista, trasformerò le mie visioni da pensiero volatile a materia solida.
Scrivo pezzi di carta bruciacchiati per macchiarli di sorrisi, cosa importa?

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