martedì 27 marzo 2012

Stavolta l'arcobaleno non l'ho visto. Ma quanto è grande se chiudo gli occhi!

La luce che trapassa le gocce di pioggia di notte crea stelle fittizie. È stupendo e mi fa pensare come ci sia del bello sottovalutato in tante situazioni solitamente tristi.
Inutile negarlo, non sapreste spiegare la differenza fra sogno e realtà, soprattutto perchè si abusa di queste parole senza neanche cercare di darle un significato personale. Realtà... Quello che percepisco con i sensi, ripetono tutti. Eppure io so che non è così, perchè c'è un motivo se sento la radio senza percepire alcun canale per il segnale. Non tocco le onde, non le vedo, non le ascolto nè le odoro! FIGURATI SE LE ASSAGGIO. E considera che quello che percepiamo con i sensi è un minutissimo frammento di quello che potenzialmente c'è. Si tratta di frequenze. Gli occhi percepiscono solo un range limitato di frequenze, le orecchie anche. Non parliamo delle limitazioni del tatto, poi.
Allora come spiegare ad un sordo-muto-cieco-senzatatto (ammesso che esista questo vegetale che non produce ossigeno) che per esempio di fronte a lui c'è una sedia? In questo caso è reale per lui l'esistenza di una sedia, nonostante non la percepisca? Ecco. Allora potremmo dividere la realtà in due parti, quella soggettiva e quella universale. Ammesso che ci sia una realtà universale, viene costantemente filtrata dai nostri sensi e rielaborata dal cervello per darci l'illusione, la parvenza, di essere in questo posto, con questi colori e questi suoni. È energia. Ci sarebbero pagine e pagine da scrivere su questo, ma non è orario, nonostante il caffè.
Dopotutto chi segue sto postaccio probabilmente mi conosce e ha intuito fin dall'inizio ciò di cui sto scrivendo.
Ora sulla base della tua personale definizione di realtà, come la distingui da un sogno? Il sogno è altrettanto reale. E non sono l'unico a dirlo, pensate alla famosa frase "Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni, e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita" (Shakespeare).
Ebbene è un sogno, la vita. È immaginazione esistente, è realtà, è creatività intesa non tanto come cosa astratta, quanto invece come forza che crea. Cazzosì.
Tempo di andare a dormire, ma niente frase a effetto: non è finita qui.

mercoledì 21 marzo 2012

Bentornata primavera.

"E che bello pescare sospesi sopra una nuvola rosa"
Mi piace ritrovare persone che sono state importanti per me. Un abbraccio mentale anche se ora sei lontana.
Sto ascoltando Renato Zero e Marco Masini, in barba alle boyband da disneychannel-twitter. E non serve che muoiano per dire che sono interessanti, emozionanti, luccicanti, bravi, e piccipì.
Un'altra notte a immaginare le stelle sul soffitto, che ci faccio qui? Questa notte forse non è mia. Nah, ormai è abitudine buttare giù qualche riga a sera qui.
"Non hai niente di meglio da fare che scagazzare demenzialità?, NO. Mi va bene per ora e quindi continua a scoppiarti i neuroni una parola letta alla volta.
Il buongiorno si vede dal pullman, quello della mattina s'intende. E dal sole. E dai colori, perchè è tornata la primavera, e l'ho capito dalla Terra, dai sorrisi. Vedrò di non ignorare le opportunità che mi offre l'egregio sig. Destino.

martedì 20 marzo 2012

Relax.

Ci sono i conoscenti. Gli amici. I nemici. I compagni di una vita. Le comparse. E poi gli angeli. Quelli sconosciuti che incontri per strada e ti sorridono, o quelli che ti sono sempre stati accanto, o quelli con cui hai la sintonia speciale, con cui ti basta soffermarti sugli occhi per sentirti unito a qualcosa di più grande del quale sono il tramite.
Non tutti viaggiamo alla stessa frequenza si dice. Per questo tendo ad aprirmi con poche persone, o a dire le cose a ridere. Tanto chi ha orecchie per intendere intende, ognuno ha una propria evoluzione. Altro che siamo tutti uguali. A parole. Poi pregate Zeus affinchè non diventiate mai come il vostro vicino.
Daaah, non mi vanno polemiche stasera.
Ho voglia di andare al mare, passarci al meno una notte, vedere l'alba. Mischiare i colori e sognare ad occhi aperti.
Ma non abbastanza voglia da partire da solo, a chi non piace un po' di compagnia? Aspetto che si alzi la temperatura, che la gente ha paura ad andarci fuori dall'estate. E quando arriva il momento ci sono così tante persone al mare che in confronto le palestre sono dei posti abbandonati.
Com'i ffa? Let's have fun!


domenica 18 marzo 2012

Fluttuando nelle luci.

Sono secoli che le persone guardano le stelle pensando al proprio futuro, per presagirlo, per interrogarlo. Proprio le stelle, che non sono altro che la luce del passato, immagine scomparsa nel tempo. Perchè la luce per arrivare ai nostri occhi viaggia a 300mila km al secondo, e impiega anni, secoli, dal lassù. Immagine perfetta del passato.
Syd Barrett illumina questa serata.
A occhi chiusi il nero non esiste, si allunga ai colori, si mischia al suono.
È qualcosa che ti fa stare bene la musica. Mi sarebbe piaciuto che per una sola notte si spegnessero tutte le luci per permettere a tutti di avere una notte stupenda. Immagina nel passato, senza tutte le luci, i navigatori che lasciavano i timoni per alzare il volto e perdersi nella maestà del cielo. Oh quando si è visto almeno una volta, lontani dal grigiore delle città, il cielo come una tovaglia con sopra la sabbia, si può solo sperare di assistere di nuovo a questa potenza della natura.
Fluttua anche tu stasera, la luna non è il traguardo, è solo la scusa.

"What'd you ever say today when you're in the milky way?"

venerdì 16 marzo 2012

Perchè improvvisare è un arte.

Che poi è anche notte e non mi va di pensarci. E la tv ha il volume troppo alto ma sono troppo pigro per alzarmi a chiedere di abbassare.
Quindi ritroviamo ancora, io e te, coscienza.
Il momento delle riflessioni pesanti è quel lasso di tempo che va da quando vuoi dormire a quando riesci. Magari dieci minuti, trenta, un'ora, due. Magari tutta la notte e ti alzi rincoglionito dal letto consapevole che sarà una giornata di merda probabilmente.
Another fucking day, lessi un giorno su un biscottino. Tanto non era mio e non me ne frega niente.
Sabato, ah! Dopo il tramonto c'è sempre l'alba. Sempre. Perche niente impedisce al sole di continuare a sorgere (e fregancazzo che è la terra a girarci intorno). Una bella giornata tranne per il compito di chimica per il quale ci sono lots of arretrati, ma è così che deve andare. Che tanto poi sarà una serata probabilmente lucida. Probabilmente.
Improvvisare è un arte, e prima lo capisci, prima ti diverti.
SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO.

giovedì 15 marzo 2012

Ipocrisia surgelata.

A ondate succede, ormai mi sono abituato. Si inizia dalla scuola a indottrinare alla spesa per l'assoluzione. L'euro per lavarti la coscienza e sostenere la ricerca sul virus inventato dell'HIV. (si, inventato: non è mai stato isolato quindi non è esatta l'equazione hiv=AIDS)
L'euro per gli stranieri, per quelli della città terremotata del sud Kyrdidtan, un semplice euro. È questo l'esatto valore per mettere l'anima in pace. Ho fatto la buona azione ora posso tornare a mangiare animali uccisi, sprecare carta inutilmente, inquinare a zonzo, bruciare le formiche, ignorare chi soffre affianco a me. Perche è più facile illudersi di aver compiuto un azione buona piuttosto che fare qualcosa di veramente attivo. E poi tutto come prima.
Ondate di ipocrisia surgelata, da gustare quando serve. Un po' come la chiesa che chiede soldi ai credenti mentre ricopre il papa d'oro. Un po' come gli animalisti che ucciderebbero le persone, o i pacifisti che si menano nei cortei.
Coerenza?
Fottesega...

Convivenza forzata.

È lì. Nel pullman, nella scuola, nel centro. È lì che ti ricordi di far parte della popolazione. Gamba sinistra, gamba destra, respiro.
Accendo una sigaretta.
Penso a come spesso la mia vita sia piatta in confronto a chi si riempie d'impegni pur di non pensare, pur di sentirsi completo.
È convivenza forzata se non scegli l'asocialità.
Finalmente il clima è caldo, evidentemente non ero il solo ad attendere. Ma dove staranno andando? Me lo chiedo spesso in macchina nelle giornate normali quando in orari solitamente calmi le strade sono intasate. Stiamo in fila come formiche, e ognuno crede fermamente nell'importanza di ciò che ha da fare, non è così?
Ci guardiamo negli occhi e vediamo tutti lo stesso sguardo. Pensiamo di essere gli unici esseri pensanti in un gregge di pecore.
Accarezziamo costantemente l'ego, la vocina falsa che ci vuole far credere chi siamo, chi vogliamo essere, come potremo essere.
C'è un buon profumo nell'aria, ma bisogna non avere fretta per accorgerci di tutte le cose belle che in ogni momento snobbiamo.
Pigliatenapausa.

mercoledì 14 marzo 2012

Il primo.

Si, ma cosa scriverci? Vediamo, qualche anticipazione sul contenuto. No, forse meglio una specie di discorso. Si dai, magari con qualche citazione ad effetto...

NO.

Questo blog è un tentativo, è spinta creativa, è fumo arcobaleno negli occhi, è un pugno caramellato. Pugno caramellato? Ecco il parto di una mente allucinogena. Ciò che supera il filtro di una vita automatizzata dalla robosocietà. Se c'è spazio per te, c'è spazio per tutti, fin quando non si soffoca.

giovedì 8 marzo 2012

Tazza di caffè, ore 21.47.

Scrivania, un fazzoletto di carta a sinistra, una coppia di dadi ed il computer di fronte, un uniposca dorato ed un quaderno a destra. Sembra l'ambientazione perfetta per un poliziesco, la scena di calma in cui ci si gusta finalmente un momento di pace con sè stessi. Un caffè caldo, un libro: quello stesso libro che giace sul comodino da nonsoquanti mesi.
Ma questo, dopotutto, non è un poliziesco. È solo un'altra spiga di grano in una campagna.
Cambia scena, sale la musica: Simon and Garfunkel, dopo i Prophilax.
BANG!
Nessun colpo di scena, è solo il vicino che si diverte a buttare a terra le cose. Di notte. Ognuno si diverte a modo suo, dai!
Sento dispiacere per quei momenti in cui non penso più con attenzione a ciò che vedo, lasciandomi sfuggire tutto per un pugno di pacche sulla spalla.
Ma ora è un bel momento, mi sono ricordato che prima di cambiare il mondo fuori va prima cambiato il mondo dentro. E lo sto facendo.
Abbiamo avuto rivoluzioni politiche, sociali, religiose: quello di cui abbiamo sempre avuto necessita è invece una semplice evoluzione.
Amo la notte perchè è speciale. È una cosa difficile da spiegare a chi è abituato a gustarsi solo il giorno e a chi non ne ha mai passato una insonne a pensare, guardare il cielo mentre sfuma.
Tra un pensiero e l'altro, selene ci tiene compagnia da lassù. Incredibile, è la stessa che guardava Ulisse mentre navigava, la stessa che osservava Galileo col suo cannocchiale. Realizzo che sono in tre dimensioni e improvvisamente mi sento parte del cosmo. Sento muoversi tutto nonostante io sia fermo, e capisco che anche se credo di esserlo, in realtà un minuto fa ero a infiniti kilometri di distanza da questo punto in cui sono ora, sulla mappa dello spazio tempo.
È una delle tante cose che la natura ci regala e che noi, presi dalla frenesia di futili azioni, ignoriamo. Quanti spettacoli mi perdo ogni giorno non lo so, ma questo insieme ad altri motivi, è uno per il quale mollerei tutto il sistema innaturale per vivere in reale armonia con l'essenza...