domenica 30 settembre 2012

Punchball.

Ennesima serata che trascorro in camera. La luce giallastra generata da due lampadine diverse, una rossa e una bianca, dà un'aria strana al mio nido. Ho letto una frase bellissima di Anna Maria Ortese poco tempo fa:
Scrivere è cercare la calma, e qualche volta trovarla. È tornare a casa. Lo stesso che leggere. Chi scrive e legge realmente, cioè solo per sé, rientra a casa; sta bene. Chi non scrive o non legge mai, o solo su comando – per ragioni pratiche – è sempre fuori casa, anche se ne ha molte. È un povero, e rende la vita più povera.

Tralasciando il fatto che io ignori l'esistenza di questa persona, l'esatto senso di questa frase mi ha fatto esplodere una bomba dentro il corpo. E mi sono ricordato che non pubblico niente da un bel po'.
Perchè tutte le cose belle devono finire? La vita inizia e finisce. Il giorno inizia e finisce. Tutte cose temporali..



Saper dare la giusta attenzione ai particolari, alla punteggiatura, al punto, no, non ha importanza. C'è chi odia le fotografie perchè sono ferme, congelate. Nascoste, come teneri amanti che si stringono.

Ma la televisione vi tiene impegnati sui goal dell'inter, o vi fa al massimo riflettere sull'uscita o no dall'unione europea. E vi sentite soddisfatti, giusto.

Sto pensando al prossimo passo, al prossimo spostamento di elettroni che fa diventare il mio viaggio una bellezza raggiante! Noi umani stessi siamo la nostra piaga e la nostra gloria, siamo il bene sfrenato e l'ossessione pura. Siamo così opposti, dentro...
Ma presto arriverà il giorno e mi toccherà issare i sorrisi sulle vele, prendere il timone e ordinare di remare lontano, oggi. Sarà bellissimo, lì, una virgola con la panna sopra. Giuro, non ho voglia di sognare, ma questo cammino è già preso, se guardo indietro forse ci ripenso. Se guardo in basso forse mi spavento. Ma se è questione di direzioni, mi porto la bussola e non c'è vento che tiene, poi.
Mi sto sottoacculturando con canzoni romantiche dello scorso decennio, insieme a qualche commerciale di quest'anno. Della serie: mi sono tolto gli schemi mentali del metallaro bruto e puro, una piccola rivoluzione.
Anzi, chiamiamola evoluzione. Questo ci vorrebbe nel mondo, rivoluzione che corrisponde ad un'evoluzione, altrimenti abbiamo solo una rivoluzione francese, un'esportazione di finta democrazia, un fuoco di paglia come il movimento hippie o il '68.
E' solo colpa del calcio e dei TG che ci rintontiscono o c'è dell'altro? Non è che tutti questi anni di condizionamento all'indifferenza si sono insediati proprio nel DNA? Immaginate di essere destinati a procreare figli mollaccioni e codardi, questurini e legionari da tastiera?
NO. Mi oppongo, e voglio opporre a questo degrado lo sventolare di grida insensate al passaggio di motorini, sputi catarrosi ai piedi degli anziani e sguardi fissi verso il sole. Proprio quello che da piccolo ti dicevano di non guardare. Perchè fa male agli occhi.
Senza un po' di dolore la vita non è bella, senza un po' di dolore non c'ha manco senso la tua felicità.
Buonanotte, e fatevi pestare.

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